Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

sabato 14 aprile 2018

"I BRAVI" di Edmond Dantès



Manzoni: "A prima vista si davano a conoscere per individui della specie de' bravi".
Hofmanstall:"...nel modo più singolare e solitario di condursi e nella situazione più miserevole e segreta..."
Un amico ci ha rivolto una domanda: "secondo lei, nel panorama generale della letteratura 'esoterica', quale personaggio discioltosi nel mistero, l'ha reso più 'esprimibile'? Senza pensarci, abbiamo risposto Guido De Giorgio, autore di testi 'senza fondo' pubblicati postumi. 'La Tradizione Romana', 'Dio e il Poeta' e, in modo particolare 'Ciò che mormora il vento del Gargano' dove l'autore ci racconta del suo incontro con Padre Pio, che segnerà definitivamente il suo distacco da precedenti attività politiche e, in un certo senso, dalla religione Islamica. Siamo a San Giovanni Rotondo, clima natalizio, e De Giorgio assiste al Rito della Messa officiato dal Santo di Pietrelcina: Il Sacerdote de 'La Tradizione Romana' è là, le parole si liberano rivelandoci il suo incontro con Gesù Cristo. "Egli solo sull'Altare celebra. ...l'inno di Umiliazione, per lui, per tutti noi, tutti i morti, per tutti i vivi, in assunzione integrativa, è mormorato in chiarità di Spirito che accoglie tutte le anime...un'ala candidissima capta il Soffio di Dio e lo inonda sugli oblata quando mormorava 'Veni SanctificatorOmnipotens Aeterne Deus', mentre la povera mano traccia la croce della santificazione nel nome di Chi solo ha un Nome degno di essere nominato". De Giorgio ha una personalità segnata da una implacabile tensione per la 'ricerca' e da prove puttosto difficili. Amico del dottor Guénon, probabilmente quest'ultimo non sarebbe stato d'accordo nel chiamare prove le difficili esperienze che ebbe De Giorgio. Il dottor Guénon in 'Considerazioni sull'Iniziazione' ci dice cosa siano le 'Prove', dato che tutti gli uomini sono soggetti nella vita ad eventi dolorosi, tutti gli uomini "sarebbero, senza che lo sospettino, candidati all'iniziazione" e quindi per il dottore le prove sono qualcos'altro, che queste "tendenze naturali del temperamento occidentale". Ammette comunque le eccezioni, dove la sofferenza conduce all'illuminazione. Comunque per il dottor Guénon, è psicologia profana, la stessa che ritroviamo in alcune massime di Padre Pio, Santo stimato dal dottor Guénon(almeno così ci risulta):
La Vita è un Calvario.
Soffro solo quando non soffro.
Accetta ogni dolore e incomprensione per Gesù.
Ama il dolore.
La Passione di Cristo.
Ama il dolore, con Gesù sulla Croce.
Voglio soffrire. E' questa la mia Brama.
Se il buon Dio vuole prolungare l'Ora della Prova, non investigare il perchè.
Gesù Glorificato è bello ma quantunque Egli sia Tale, sembrami lo sia 'maggiormente Crocifisso'.
Il Dolore dunque come espressione della più alta forma di 'Comprensione', tensione Eucaristica, testimonianza 'occulta' della Risurrezione. Conclude il dottor Guénon: "...ma a ogni buon conto, si tratti di semplice psicologia oppure di misticismo, queste sono cose che non hanno assolutamente niente in comune con l'Iniziazione...le prove sono essenzialmente dei riti di purificazione." De Giorgio ha finalmente incontrato ciò che cercava, il Simbolo Concreto, dove "ogni verità tradizionale viene ad esprimersi attraverso Gesù Cristo". Vi sono degli spiriti forti i quali asseriscono che le verità superiori sono conservate agli alti gradi della massoneria: abbiamo già detto che questo segreto primordiale consiste nell'adorazione di Satana e nella più astuta negazione del 'Dio Cristiano'? Uno spirito debole dev'esser dunque Padre Pio se ci dice che "La Guerra di quei cosacci si va sempre più intensificando...la Guerra scatenata dai Massoni nella Chiesa è sempre più incalzante(1913), Epistolario I. 'La spogliazione' o purificazione guénoniana (le famose prove) mirano a distruggere ciò che noi 'occidentali abbiamo conficcato nel petto' per volontà divina: Gesù Cristo. E' il Cristo massonico, ripensato 'intellettualmente' in vista dell'Unità: è il cristo guénoniano la vera grande parodia. La massoneria vuole un Cristo che non sia Gesù: troppo scomodo, lontano, non geometrizzabile, 'pazzo'. Il Cristianesimo deve dunque rinunciare alla sua 'presunzione' divina? Ecco il problema, e dal momento che ciò non è possibile, agli altri gradi della massoneria non si può che benedire la sua distruzione .Lo diceva Leone XIII: "Bisogna smascherare la massoneria e far capire che è satanica." E San Pio X: "Sono Lupi sotto apparenti agnelli, il prete deve svelare i loro complotti, e sono Perfidi." Quanto al segreto poi, se per sua natura si nasconde da sè, perchè nascondersi mettendo quei cappucci neri? Cos'altro c'è da nascondere? Il Perfido complotto anticristico: ma dove sono i preti, i Mastai Ferretti? (Ci rivolgeremo sempre 'all'idea' e mai alla persona, al contrario di quel che ci è successo) Discutevamo con una cara persona sulle future leggi e il discrimine. Orwell docet. Presto la dovranno pur fare una legge a tutela del satanismo buono: gli antimassoni sono dei bigotti ignoranti. Non si potrà più esprimere la propria idea contraria alla gnosi massonica: sarà la legge a tutelarne la proprietà. Ci si potrà iscrivere ad una loggia massonica, previa giuramento, e poter lavorare per lo stato - ad esempio come carabiniere-, previa giuramento senza problema alcuno da un punto di vista giuridico. Per cui non si potrà più parlare male delle idee massoniche, è tutto nell'aria. La legge verrà proposta. Il problema sarà stabilire i criteri di condanna, ovvero saranno le punizioni stabilite dal tribunale massonico ad essere applicate o quelle dello stato creato dalla massoneria? Sarà vietato di parlare di Gesù Cristo nei luoghi pubblici? Non esageriamo. Ma un TSO per aver detto che vi siete Innamorati di Gesù Cristo? Nel nuovo DSM: schizofrenia con omosessualità spirituale paranoide. Abbiamo esagerato. Ma se entrate in una banca o in un ufficio, e un pò dappertutto ormai e incalzate dicendo che Gesù Cristo è Risuscitato, non vi prenderanno per pazzi? Riportiamo alla lettera ciò che abbiamo appuntato sul nostro 'diario nero' tre anni fa a seguito di uno dei tanti eventi spiacevoli dovuti alla vendetta massonica:
-(aveva 8 anni), mi abbraccia piangendo, le domando cosa avesse mai. Ha paura, perplessa. Mi preoccupo. Comincia a parlare: "Papà, quando la mamma si è allontanata per un pò, quel signore mi ha detto una cosa brutta, che tu non sei mio padre - un segreto che non doveva rivelare nemmeno alla madre - e che presto dovrò andare con lui.." Qualche giorno prima era arrivato l'sms: "Occhio alla Regina - cioè la madre - è sotto scacco". Tutto di facile comprensione. Ecco uno tra i tanti attacchi massonici che abbiamo subito, veri "sabotaggi interiori", calcolati nei minimi dettagli: l'attacco è vitale e si ripercuote nei sacri plessi, a partire da quello addominale. A metà della colonna vertebrale l'energia si arresta, lo sguardo rimane semiabbassato. E' quello che gli antichi saggi chiamavano il Veneficio, che E. Zolla considera il peggiore tra tutti i colpi mortali, "culmine dell'ingiustizia", "pericolo dei pericoli", "causa di ossessioni, possessioni", "perciò nei delitti primordiali il veneficio è il massimo delitto. Lo schianto d'un torto o la potenza d'un inganno o il dolore d'una percossa", che abbiamo ripetutamente subito..."allora è la massima sventura." Naturalmente Zolla aggiunge: "Il veneficio va represso: nascono insieme la medicina e il diritto, dalla radice med- proviene il nome di giudice in osco: mediss. Il medico e il giudice furono una sola persona, lo sciamano." Elemire Zolla, Uscite dal Mondo. Adelphi, pag.116-117. Lo sciamano deve operare contro la stregoneria, colui che con la forza vi ha piegato e stregato con "Sguardi o gesti o parole o suoni sinistri, opera di uomini o di esseri invisibili", sabotaggio ed eggregore..."Veneum è tanto il fascino maligno quanto la corruzione degli umori corporei." Si spiega così a cosa serve l'arte dell'incappucciarsi oggigiorno - un tempo per nobili motivi. In fondo, sotto un certo senso, stalking e tortura, sono i termini secolarizzati dell'antico veneficio.
"Gli anni si sono susseguiti senza che noi domandassimo come li avevamo impiegati." Padre Pio

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